Sara Forlini: sono nata nel decennio sbagliato

Nella vita, come tutti, ho avuto felicità indicibili e anche sofferenze irraccontabili entrambi momenti di grande vitalità. Il tempo peggiore non è stato quello del dolore ma quando niente mi dava motivo di provare gioia o anche di starne male. Non avere un obiettivo, una direzione diviene indifferenza per la vita, per le persone, per le cause e per le cose e questo è la morte dell’entusiasmo ([en] dentro [thèos] dio, il dio dentro). Silvia Paola Mussini

Sara Forlini l’ho pescata nella rete di internet mentre cercavo immagini di squisita femminilità per una ricerca che sto ultimando. Mi hanno colpito particolarmente i suoi abitini anni ’50, la sua dolcezza vintage e la sua grinta di giovane donna decisa a realizzare il suo sogno. D’istinto, visto che qualche pezzo lo vende anche online, ho ordinato un vestito a righe realizzato con tessuto d’epoca, un modello che avrebbe potuto indossare la mamma di Ricky Cunningam in Happy Days, e una gonna a ruota con profili e taschine rigate bianche e blu divertente come un hula op. E poi abbiamo iniziato a chiacchierare via email e quasi subito le ho chiesto di scrivere un articolo per raccontare la sua storia e il suo sogno.

Sara oltre a proporre i suoi modelli ne confeziona su misura e tiene dei workshop di cucito anni ’50 dove potersi realizzare dei capi nell’arco di due o tre giorni (in base al capo scelto per il corso del momento).

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“Sono nata a Genova il 5 ottobre del 1985 e la mia passione per il cucito nasce da bambina quando disegnavo e confezionavo abitini per le barbie, realizzando veri e propri defilè su passerelle improvvisate da videocassette della Walt Disney.

“Sei nata nel decennio sbagliato!” Dalla prima volta che mi è stata detta questa frase ho capito che era vero.

Sara Forlini stilista indossa un suo modello
Sara Forlini stilista indossa un suo modello

Da sempre sono amante delle epoche passate ed in particolar modo degli anni ’40 e ’50: ricordo sin da quando ero bambina che con mio papà ascoltavo la musica country e rock and roll seduti entrambi sul tappeto di fronte al giradischi.

Con il passare del tempo, questa mia passione non si concentrò solo sulla musica, ma anche e soprattutto sulla moda e sullo stile semplice della vita dell’epoca, tanto che presto lo feci diventare mio.

Una volta cresciuta mi dedicai allo studio e lavoro nel settore della moda, e dopo anni trascorsi nei backstage delle maison più o meno note, ai quali dedicavo gran parte delle mie giornate, ho deciso ad un certo punto di staccarmi e provare ad esprimere il “mio” concetto di moda, ovvero disegnare e realizzare una collezione dedicata a ciò che mi affascinava di più e che da anni mi caratterizzava in modo positivo: “il passato”.

Realizzai la mia prima linea di capi d’abbigliamento chiamata per gioco “MISSTUFI” (abbreviazione di “signorina tu mi stufi”, nomignolo che mi aveva dato mia mamma quando era bambina), ma senza pensare a cosa sarebbe potuto accadere o cosa avrei potuto fare con quei pochi capi che avevo confezionato quell’estate; nella mia testa mi dicevo solamente che mi dovevo dare una mossa.
E così è stato!

Ho iniziato come hobbista a girare per mercatini dell’artigianato, fiere e mostre dedicate al vintage a mostrare quello che facevo, con l’adrenalina in corpo e la paura che non potesse piacere quello che avevo da offrire.
Ma tra gioie e delusioni, conoscenze interessanti e tanto sano divertimento, nasce il mio brand “Sara’s Vintage Repro”: il mio piccolo esperimento nato 5 anni fa che si sta consolidando giorno per giorno.

Sara davanti alle sue modelle per una sfilata vintage
Sara davanti alle sue modelle prima di una sfilata vintage

La mia influenza deriva da tutto ciò che è accaduto più di 60 anni fa: vado alla ricerca di riviste d’epoca, i miei must sono i film in bianco e nero, leggo e rileggo i miei libri di storia del costume per cercare ispirazione sui tagli da poter realizzare, le stoffe, le decorazioni e le passamanerie giuste da utilizzare, tanto è vero che faccio delle ricerche spietate nei mercatini rionali tra i banchi di merceria o nei negozietti di tessuti, dove a volte si trovano delle vere e proprie perle d’altri tempi.

Quello che disegno e creo non consiste nel riproporre un qualcosa di già esistito, ma di reinventare, per far ricordare a chi è nostalgico, per coinvolgere lo scettico ed appassionare il curioso, con tutto quello che ho a disposizione tra manodopera e fantasia che mi permetta di non far tramontare mai la magia del passato.

Non che sia facile, anzi, la strada è tutta in salita, ho ancora tantissimo da imparare per perfezionarmi e poter offrire sempre di più, ma senza difficoltà e mettersi alla prova non avremmo le soddisfazioni necessarie che ci porteranno a dire un domani la cosa più gratificante: “ce l’ho fatta!”

Sara Forlini

13 commenti su “Sara Forlini: sono nata nel decennio sbagliato

  1. Ciao Silvia! è stato un piacere che ti sia lasciata ispirare dai miei capi con quelle bellissime descrizioni( non avevo mai pensato a quella gonna come un hula op) e grazie anche per questo spazio che mi hai dedicato! é stato bello fare la tua conoscenza, mi auguro che prima o poi riusciremmo ad incontrarci di persona, ti aspetto sempre per una tazza di tè nel mio piccolo laboratorio!
    a presto
    un abbraccio
    Sara

    1. Sei una bella persona Sara e fai cose belle col cuore. Ti auguro il meglio e volentieri a bere un the da te 🙂 appena ci sarà l’occasione! Ti abbraccio anch’io!

  2. Grazie Silvia Paola e grazie Sara per questa bella condivisione, è sempre bello leggere di persone che sono riuscite a rendere reale e viva una loro passione, con infinito entusiasmo.
    Come sempre la strada non è facile come può sembrare agli occhi degli altri, ma con entusiasmo e passione si superano tutte le barriere.
    Un abbraccio e buon lavoro colmo di entusiasmo e passione a tutte 2 (Silvia Paola e Sara)

  3. Brava Sara, nonostante la giovane età hai già fatto un ottimo lavoro e stai esprimendo la tua creatività con gioia, ti ammiro molto per questo, e grazie Silvia per il tuo talent scouting!
    Vi saluto con le parole di una mia amica: pensieri felici!!!
    Pina

  4. ciao Sara, direi che il Summer Jamborè che si tiene a Senigallia (An) nelle Marche fra pochi giorni sia il luogo ideale per i tuoi splendidi abiti! in bocca al lupo 😉
    Grazie Silvia per le scoperte magnifiche che condividi con tutti noi.
    Orietta

    1. Ciao a te Orietta! Grazie mille, conosco bene il summer, sono sempre andata ma come turista 😉 non si sa mai che prima o poi non ci partecipi come espositore, sicuramente hai ragione sarebbe una buonissima vetrina! crepi sto lupetto e sono felice che i miei capi ti piacciano!

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