L’armonia è il profumo della nostra anima

Nel 2010, quando ho aperto questo blog, ho cercato una ‘frase motto’ che esprimesse qualcosa di bello e di significativo. Dopo averci pensato un po’ ho coniato questa espressione/sensazione: “L’armonia è il profumo della nostra anima“, una sentenza che ancora oggi amo e che continua a nutrirmi positivamente.

Questa frase rappresenta un insieme di valori che elevano il mio pensiero e le mie azioni verso qualcosa di bello, di buono, di corretto e anche di innocentemente gioioso.

Cosa si intende con il termine armonia? Una serie di cose belle:
accordo, sintonia, intesa, gentilezza, concordia, pace, unione, fusione, consonanza, corrispondenza, affiatamento, coerenza.

Da tempo ritengo che il profumo della nostra anima si manifesti costantemente attraverso l’armonia che coltiviamo nelle nostre azioni quotidiane, sia quando siamo da soli che in compagnia di altri compagni di viaggio.

Una pratica che incarna questo stato dell’essere è il ringraziamento, un’energia trasformatrice che contrasta l’abitudine ad esistere tramite le reazioni delle nostre memorie depotenzianti, ossia quando ci esprimiamo attraverso il dubbio, il rimprovero o ci perdiamo a cercare sempre il “pelo nell’uovo”.

 

 

Adottare un atteggiamento di fiduciosa riconoscenza ci porta immediata leggerezza, salute e gioia di vivere sia interiormente che esteriormente, in quanto l’atto di ringraziare non solo esprime gratitudine ma diventa magnete per un profondo benessere immediato e incondizionato.

Quando ci immergiamo nello spirito della riconoscenza all’interno di ogni nostra cellula si innescano una sequenza di eventi salutari, che ci portano a sperimentare una connessione sempre più profonda con la nostra essenza interiore.

Ogni atto di riconoscenza – creando un’armonia che si riflette sul nostro benessere e nella nostra costante connessione con lo Spirito del Tutto – è come una nota musicale che contribuisce alla sinfonia della nostra esistenza.

L’inizio del versetto di Luca 6:38 “Date e vi sarà dato” assume un significato tangibile quando applichiamo questo concetto senza riserve e con il cuore aperto.

Dare senza aspettarsi necessariamente qualcosa in cambio è un atto di generosità che va oltre l’interesse personale. Questo gesto disinteressato apre le porte al nutrimento divino, un flusso abbondante che si manifesta quando siamo consapevoli del potere della gratitudine.

L’atteggiamento di dare e ringraziare diventa così un canale attraverso il quale ci colleghiamo alla sorgente universale in accoglienza della sua radiante benevolenza.

Questo ci invita a vivere con consapevolezza, riconoscendo e apprezzando le benedizioni già presenti nella nostra vita. Contemporaneamente creiamo uno spazio per l’abbondanza, permettendo all’informazione migliore di fluire liberamente attraverso di noi e intorno a noi, a beneficio di ciascuno – noi per primi come emananti – ma anche di tutto il nostro mondo.

 

 

La pratica costante del dare quando possibile senza condizioni, cioè senza l’idea di ‘un ritorno’, diventa la nostra coerenza attiva insieme al Divino, in una modalità di intendere la vita che ci allinea con l’esigenza più profonda della nostra anima.

 

Date e vi sarà dato:

una buona misura, pigiata, scossa e traboccante

vi sarà versata nel grembo,

perché con la misura con cui misurate,

sarà misurato a voi in cambio“.

Luca 6:38

 

🌹

 

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