Da sempre sono un’appassionata ascoltatrice dei segni e il più grande approfondimento l’ho intrapreso attraverso l’uso de I Ching, il Libro dei Mutamenti, che è definito il più antico oracolo esistente, di cui ho una collezione di oltre 30 testi, e che in Cina è considerato un libro sacro.
Confucio lo riteneva un libro di saggezza, è utilizzato come scopo divinatorio a livello popolare mentre dagli studiosi (il più famoso fu C.G. Jung) anche per approfondire aspetti spirituali, matematici, psicologici, filosofici e materiali.
I Ching ha un approccio particolare basato sull’alternarsi delle stagioni e sui ritmi naturali, e parla con un linguaggio quasi criptico adeguato ai tempi in cui questo magnifico trattato è stato scritto, si dice 4500 anni fa, e perciò è considerato il più antico libro del mondo. Il suo uso è semplice ma è complessa l’interpretazione corretta dei responsi – sempre impeccabilmente esatti, immediatamente o verificandoli nel tempo – che però divengono sempre più chiari quando si intraprende uno studio costante, sia pratico che filosofico, mentre ci si allena ad utilizzarli.
Un altro metodo che uso da diverso tempo, decisamente più facile e immediato, l’ho constatato utilizzando i Tarocchi Zen di Osho. Sono 79 carte disegnate molto accuratamente che divengono sempre più chiare nei dettagli quando si giunge alla spiegazione della lama, più un libretto di istruzioni con le descrizioni di ogni carta e il suggerimento dei giochi.
Io uso un mio modo personale di divinazione con due sole carte: mischio il mazzo mentre mi concentro sull’emozione della situazione o sul suggerimento che è bene per me nel momento in cui domando, poi apro il mazzo a metà e guardo la carta che appare e la lascio nel mazzo tenedola valida per la situazione generale, quindi faccio scivolare a ventaglio le carte coperte su un piano e ne scelgo una che diviene la risposta che sto aspettando.
Queste carte parlano molto chiaramente per voce di Osho, chi lo conosce ama la sua immensa apertura, e supportano in maniera dettagliata, profonda, saggia ed estremamente accurata chi, oltre a una risposta, vuole anche accedere a un percorso di crescita personale e naturalmente spirituale.
L’ultimo responso, molto centrato riguardo il contesto della mia domanda, è stato questo:
Ricettività – Regina d’Acqua
(situazione generale)
Ascoltare è uno dei segreti chiave per entrare nel tempio di Dio. Ascoltare implica passività. Ascoltare vuol dire dimenticare se stessi completamente – solo in questo caso puoi ascoltare.
Quando ascolti qualcuno attentamente, dimentichi te stesso. Se non riesci a dimenticare te stesso, non stai ascoltando. Se hai un’eccessiva consapevolezza di ciò che sei, fingi semplicemente di ascoltare, non ascolti. Puoi fare dei cenni col capo; a volte puoi dire di sì o di no, ma non stai ascoltando.
Quando ascolti, diventi un semplice passaggio, una passività, una ricettività, un ventre: diventi femminile. E per arrivare a Dio si deve diventare femminili. Non puoi raggiungerlo da conquistatore, con l’aggressività di un invasore. Puoi raggiungere Dio solo… oppure sarebbe meglio dire che Dio ti può raggiungere solo quando sei ricettivo – una ricettività femminile. Quando diventi yin, una ricettività, la soglia si schiude. E tu aspetti. Ascoltare è l’arte di diventare passivi.
Commento:
La ricettività è il femminile, la qualità ricettiva dell’acqua e delle emozioni. Le braccia della figura si levano verso l’alto per ricevere, e la donna è completamente immersa nell’acqua. Non ha testa – nessuna mente frenetica e aggressiva che ostacoli la pura ricettività. Man mano che viene colmata, essa si svuota, straripando e ricevendo ancor di più. Lo schema, o matrice, del loto che emerge da lei, rappresenta la perfetta armonia dell’universo, che diviene evidente allorché siamo in sintonia con esso.
La Regina d’Acqua apre un tempo di gratitudine e di assenza di limiti e confini rispetto a qualsiasi cosa la vita porti, senza che ci siano aspettative o pretese. Né il senso del dovere, né valutazioni di merito o di ricompense sono importanti.
Sensibilità, intuizione e compassione sono le qualità che risplendono in questo momento, dissolvendo ogni ostacolo che ci tiene separati gli uni dagli altri e dal Tutto.
Esaurimento 9 di Fuoco
(risposta)
Un uomo che vive in base alla coscienza, diventa rigido. Un uomo che vive in base alla consapevolezza resta delicato, gentile. Come mai? Perché è naturale che un uomo che ha idee precise su come vivere diventi rigido. Deve portarsi continuamente dietro il proprio carattere. Quel carattere è simile a un’armatura: è la sua protezione, la sua sicurezza.
Tutta la sua vita è investita in quel carattere. Reagisce sempre alle situazioni in base al carattere, mai in modo diretto. Se gli fai una domanda, la sua risposta sarà preconfezionata. Questo è il segno che contraddistingue una persona coriacea, dura – è ottusa, stupida, meccanica.
Può essere forse un buon computer, ma non è un essere umano. Tu fai qualcosa, ed egli reagisce in maniera oltremodo istituzionalizzata: la sua reazione è prevedibile, è un robot. Il vero uomo agisce spontaneamente. Se gli poni una domanda, la tua domanda ottiene una risposta, non una reazione. Egli apre il proprio cuore alla domanda, espone se stesso alla domanda, risponde a essa…
Commento:
Questo è il ritratto di una persona che ha esaurito tutta la sua forza vitale nello sforzo di alimentare l’enorme e ridicolo meccanismo della propria importanza e produttività. È stato così impegnato nel ‘tenere tutto insieme’, e nell’essere sicuro che le cose procedessero per il meglio, che si è di fatto scordato di riposare. Non stupisce che non si possa permettere di giocare.
Abbandonare i suoi impegni per una corsa sulla spiaggia potrebbe significare il crollo dell’intera struttura. Il messaggio di questa carta, va detto, non si limita a un monito per gli stakanovisti del lavoro. Parla anche di tutti i modi in cui organizziamo routine sicure ma innaturali in cui esistere e, così facendo, teniamo fuori dalla porta ciò che è caotico e spontaneo.
La vita non è un affare da amministrare, è un mistero da vivere.
È tempo di stracciare il cartellino, uscire dalla fabbrica, e fare un viaggetto in qualche posto nuovo. il tuo lavoro può fluire meglio, se parti da uno stato di rilassamento mentale.
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ah! io li ho da diversi anni, ma faccio fatica a fare la domanda giusta e poi difficilmente capisco il responso, però stasera ci riprovo con il tuo sistema…. E’ che forse non so ascoltare bene la voce interiore…ma stasera ci riprovo e poi ti faccio sapere, magari le interpretiamo insieme???
Aloha Carla! Immagino parli de I Ching vero? La tradizione dice che si debbano fare con una certa ritualità e rispetto, come se si fosse al cospetto di un grande saggio. Quindi concentrarsi sulla situazione, o emozione della stessa, con un quesito che non preveda risposte nette, sì o no, ma la domanda deve essere posta in modo più ampio, poichè la maggior parte delle volte viene mostrata la situazione attuale e poi la possibile evoluzione. Le linee di mutamento, che vanno lette dal basso verso l’alto ti chiariranno i perchè di questo probabile iter e come si svilupperà. Quando esce un responso secco, un solo esagramma singolo, sarà la situazione più probabile che potrà verificarsi. E’ anche importante ringraziare facendo la domanda, proprio con lo stesso rispetto che se ci fosse una persona importante che deve dirti qualcosa di prezioso.
I Ching mette il focus sulla possibilità quindi e suggerisce come poter riflettere e direzionare anche in modo alternativo le nostre scelte nel caso il responso non fosse ideale.
E’ importante non farlo per cose sciocche, così dice sempre la tradizione, e non ripeterlo di seguito per la stessa domanda, meglio aspettare un ragionevole lasso di tempo. Altrettanto importante è meditare sui responsi proprio perchè nasce come un percorso anche spirituale. Io inizialmente capivo anche dopo mesi se la domanda non era per situazioni immediate, ma è sorprendente l’accuratezza, che si deve trasportare da un linguaggio che appare criptato alle situazioni del mondo odierno.
Qualunque buon testo, nel link ho messo uno dei più tradizionali e completi, ha una spiegazione preliminare di supporto alla pratica. Intanto prova… seriamente, poi ne riparliamo ♡
Non mi ero spiegata, parlavo dei tarocchi di osho. Comunque stasera ho provato con serenità ascoltando solo il mio respiro…e sono uscite:il matto. E fante di acqua. Comprensione…. Non so come pubblicare. 😉
Ma te sai trovarle!
Carla ti dico la mia ma poi sei solo tu a dover trovare, leggendo e rileggendo le carte che sono estremamente chiare e che naturalmente si riferiscono al richiedente nel momento in cui escono:
Il matto, lo 0, il senza numero, l’inclassificabile nell’estremo bene, è per me una delle più belle che possano uscire, è la purezza e la fiducia assolute, e porta in mano un fiore (chiaro per quello che ti riguarda vero?)
Il fante d’acqua è uscire dalla gabbia mentre ci si rende conto che in realtà si è sempre stati fuori dalla stessa (posso pensarlo con il lavoro anche in internet di cui avevamo parlato) e il commento conclude
“Ci sono migliaia di fiori – un numero infinito – ma tutti quei fiori esistono in un clima di libertà”.
♡ ❀
Infatti, forse, grazie alla pace interiore che sto maturando (;-)) mi sono perfettamente ritrovata, le ho trovate due carte bellissime e pertinenti… Ci sono fiori in entrambe…scelte, cambiamenti, libertà….
È comunque vero, che senti, e arriva la risposta giusta quando non ti aspetti “il miracolo” ma uno spunto per vedere meglio…no?
Grazie Silvia, ti seguo nei tuo blog, con Josaya da tanto tempo.
Anche se silenziosamento, grazie anche a voi sto facendo un bel lavoro su me stessa.
Questo articolo e’ una bellissima (anche se bellisima e’ dir poco) chiave di lettura per me.
Ecco la frase che mi ha risposto alla mia domanda
Non puoi raggiungerlo da conquistatore, con l’aggressività di un invasore. Puoi raggiungere Dio solo… oppure sarebbe meglio dire che Dio ti può raggiungere solo quando sei ricettivo
Ti ringrazio ancora tantissimo
A presto . Rosella
Scusami ho fatto degli errori di scrittura. Ero sensa occhiali da lettura.
Comunque a me non piace tanto scrivere. Preferisco parlare con le persone, anche se con mia sorella, mio figlio, mio marito sono parecchio aggresiva!
Avverto la loro sofferenza, e questo mi fa reagire in modo aggressivo, che rinosco non e’ cattiveria.
Forse mi dovro’ far aiutare da te. Che dici?
Grazie ancora. Rosella
Rosella Grazie dell’apprezzamento, grazie alla tua umiltà e alla tua voglia di essere luce, per te, per i tuoi cari e per l’intero sistema. Forte e chiaro: vogliti bene e seguiti, ti abbraccio
Ciao carissima Silvia,mi leggi nel pensiero,poco fa ho posto una domanda all’Universo,poi vengo qui al Pc,entro nella casella postale e trovo, attraverso te, la risposta… Incredibile!!! Leggo i Tarocchi tradizionali da quando ero ragazzina e mi hanno sempre risposto chiaramente,non conoscevo i Tarocchi zen.. Ti ringrazio per lo spunto di riflessione e per il messaggio che aspettavo. Un abbraccio forte 🙂
Che gioia Carmen constatare il perenne “mai a caso” e l’altrettanto siamo tutti e tutto è connesso!
Ti abbraccio altrettanto forte, e grazie di esserci 🙂
Domande me ne faccio tante; le risposte le aspetto dal quotidiano, cercando di capire e trovando spunto per migliorarmi.
Grazie per le tue sollecitazioni!
Grazie della bellezza che porti nel mondo Paolo ♡
E’ VERO! BASTA FERMARSI ,ASCOLTARSI, SENTIRE CON IL CUORE E QUANDO NON E’ CHIARO
BASTA FARE LE DOMANDE GIUSTE ,PRIMA O POI RICEVIAMO LE RISPOSTE….GRAZIE PER I TUOI CONSIGLI
PER LA TUA DISPONIBILITA’ ALL’ASCOLTO E LA CURA CON CUI RISPONDI…..SEI UN DONO DELLA VITA
COME TUTTI NOI… SU QUESTA MERAVIGLIOSA TERRA GRAZIE TI AMO PERDONAMI
Aloha Mariella! Grazie dell’apprezzameto e della tua sensibilità, in effetti quando le energie vanno nella stessa direzione si riconoscono facilmente e le risposte, concrete e sottili, arrivano sempre più chiare e comprensibili. Ti abbraccio e sempre Ho-oponopono ♡