Io e Paolo siamo in contatto su Facebook da gennaio. E’ un bel ragazzo biondo con enormi occhi blu, discreto e gentile, che condivide in bacheca citazioni ed emozioni particolarmente sensibili ed è circondato da tantissimi amici che gli vogliono bene. Paolo ha una storia particolare, una di quelle faccende che potrebbero essere tra le peggiori che possano succedere a un essere umano. E sicuramente la sua faccenda lo è.
Ecco dalle sue parole cosa è accaduto, cosa sta vivendo e dove, con tutta la sua forza di volontà, sta andando.
“Questa è la storia di un ragazzo di 35 anni ora quarantenne. Che oltre ad essere un atleta e ad aver fondato una società di consulenza, essendo stato sano tutta la vita, improvvisamente si trova come tutti, o comunque molti, ad attraversare la sua porta stretta…
Cinque anni fa nel pieno della mia vita professionale e sociale vengo investito senza colpe da un pirata della strada, rischio di morire per trauma commotivo, mielolesione cervicale e traumi multipli.
Diagnosi: coma e una lesione cervicale al midollo spinale con sequele a detta di tutti irreversibili e tetraplegia sicura.
Mi risveglio paralizzato dal collo in giù in preda a dolori indicibili che solo una schiena rotta può procurare e fin da subito mi dicono che il mio destino è segnato e rimarrò immobile, imprigionato nel mio corpo con le facoltà mentali e i ricordi dell’attimo prima dell’incidente.
In Italia la lesione al midollo spinale segna la sorte di chi la subisce in quanto scontiamo un ritardo culturale e terapeutico gravissimo.
Nessuno credeva che io sentissi le gambe e per due anni sono stato violato, come naturale conseguenza di un danno midollare, nelle mie più intime e nelle spontanee funzioni vitali: alvo, vescica, sessualità. Oltretutto non avevo nessuna motilità ed indipendenza. Ho subito poi altre 5 operazioni per ulcere da decubito agli ischi, raschiamenti alle anche per iper calcificazioni e due stabilizzazioni alla colonna vertebrale trascorrendo 23 mesi in ospedale e venendo trascurato del tutto come fisioterapia nelle evoluzioni positive che si intravedevano nel mio organismo.
Appena dimesso mi sono preso in carico e ho girato USA, Svizzera e Spagna dove ho trovato interessanti terapie combinate con cortisonici, neurotrofici e riemilinizzanti e iniziato un indispensabile, duro, caparbio e costante esercizio fisico quotidiano.
Cose che continuo tutt’ora che ho recuperato moltissimo nel tronco e un po’ nelle gambe. Questo, ci tengo a ribadirlo, è stato possibile solo decidendo di prendendomi in carico, ricercando, studiando e lavorando con costanza, senza perdere mai fiducia in me malgrado sia stata a tratti davvero dura, durissima.
Ora mi accingo a sperimentare un nuovo metodo con neurotrofine ed esoscheletro. Quello che voglio condividere, e lo faccio con tutto il mio cuore, il mio entusiasmo e la mia forza, è che non bisogna mai cedere e mai arrendersi. Anche quando tutto sembra perduto è necessario ascoltarsi, sentirsi e credere fino in fondo al massimo recupero, alla massima qualità di vita possibile.
E ora sto aprendo la via per altri pazienti, circa 1000 all’anno, che pagano disinformazione, lobbismo e business nella sanità per rimanere disabili. Di strada ne ho ancora da fare ma non mi fermo, lo faccio sia per me che per smuovere il contesto italiano delle unità spinali e dell’abbandono a se stessi dei pazienti cronici.
Perchè o ci credi tu in te, e ce la metti tutta puntando tutto alla Vita – che non conta per la sua durata ma per la qualità del suo tempo – altrimenti in certe situazioni nulla è possibile. Perchè non ci crede per primo chi dovrebbe aiutarti, supportarti e sostenerti. E questo, a mio parere, vale per tutto, in tutti gli ambiti dell’esistenza e per tutti gli esseri esistenti.
Attualmente lavoro nella mia società di consulenza e mi impegno sempre al massimo per condividere informazioni, cure e prospettive. Sono certo che tutto serva per evolversi, per consapevolizzare la preziosità di tutto ciò che viviamo e per aiutarsi l’un l’altro.
Sto facendo anche una raccolta fondi in attesa del risarcimento del fondo vittime della strada avendo speso per curarmi e trovare alternative oltre 150.000euro in 3 anni.
Buona vita a tutti e grazie di cuore a chi vorrà farsi partecipe alla qualità della mia vita con una donazione libera.”
IBAN IT67N0200801117000100987108
Unicredit Ag 17 Torino
Paolo Fresi
Causale: donazione
Buongiorno Paolo… Leggo la tua storia con entusiasmo. La tua fermezza a darTi ascolto, a non cedere a sentenze formulate da altri, è ciò che sto cercando nella mia esperienza. Grazie per il tuo esempio. Con Stima e ammirazione, tanta Luce per Te. Un abbraccio, Marco
Ti ammiro e ti stimo moltissimo…
Chi passa una vita a combattere mille battaglie (anche se non di questo genere) può comprendere cosa vuol dire andare avanti a tutti i costi…
E poi non mancano MAI quelli che ti rendono la strada ancora più difficile complicandola…
Mi farebbe piacere ricevere ancora tue notizie…
Ho lasciato il mio indirizzo e-mail mi farebbe un immenso piacere…
Auguri di tanta forza e fortuna…
Un bacio Giusy.
GRAZIE SILVIA….MARCO..GIUSY E A TUTTI QUELI CHE CONDIVIDERANNO
Grazie Paolo.. Il tuo messaggio di non arrendersi mai e di guardare sempre e comunque alla Vita con Amore, arriva dritto al cuore…
Grande forza, grande coraggio e grande insegnamento per tutti noi…
mi convinco sempre di più che i veri, i grandi Maestri non li troviamo nelle scuole, in cattedra, ma sul nostro cammino.
E sono le persone come Paolo, o come il mio vicino, 53 anni e da 10 su una sedia a rotelle a causa di una rara malattia: ogni giorno lo incontro nel cortile di casa, sempre col sorriso, sempre di buon umore e pronto a scambiare qualche battuta, mai musi lunghi mai malumore.
Una chiara e indubitabile testimonianza del “Sia fatta la tua volontà”!
Ogni volta che mi vede arrivare o andare di corsa, mi dice sorridendo: Dove vai così di fretta, rallenta, vai piano,respira,che tanto arrivi lo stesso.
Seppur con un po’ di fatica sto imparando a farlo… grazie a lui…
Non è laureato, non segue discipline o correnti di pensiero particolari, legge solo il quotidiano locale, eppure, ogni volta che lo guardo negli occhi,
ho sempre la sensazione che veda molto più in là di me, di me che leggo che studio che pratico ho-oponopono che partecipo ai seminari, vado alle mostre dei grandi pittori e a teatro.
Lui non fa nulla di tutto questo, eppure, lo sento, lo percepisco, ma vede tutto ciò che io non sono ancora in grado di vedere/sentire.
Grazie Silvia, per tutto ciò che condividi.
Con Amore sempre Ery
Storia incredibile…. Paolo tanto amore e luce per te….<3 <3 <3
GRAZIE………..
un grandissimo abbraccio e tantissima stima,grazie Paolo la tua storia di testardaggine e autodisciplina mi colpisce il cuore,troppe persone soffrono nelle mani di una classe medica cieca e sorda,presi dalla loro carriera e dai loro protocolli spesso non vedono il “caso” nella giusta luce,ma preghiamo anche x loro proprio xchè la consapevolezza sia la strada x tutti noi, in ogni professione e in tutti i rapporti umani.
Tantissimi auguri non mollare la tua scelta è giusta e benedetta vedrai <3
ciao , ho un po’ di confusione tra non arrendersi e accettare.
Grazie Silvia !!! Mi inchino davanti a questa ammirevole esperienza di Vita.
Un sorriso e un abbraccio infinito nell’Amore .
Anastasia
Sì, provo profonda ammirazione per questo uomo, anche se lo sento lontano da me. Anch’io ho problemi di salute, minimi se paragonati ai suoi, mi manca però la sua determinazione a stare bene. I miei amati maestri taoisti dicono che ciò dipende dal malfunzionamento della milza e probabilmente hanno ragione, visto che è perennemente ingrossata.
Dove mai troverò la forza e la costanza di volere stare bene che questo uomo ha in misura straordinaria?
Caro Paolo, io sono profondamente convinta che nulla ci accade per caso e tu sei l’ennesima testimonianza vivente di questo assunto. La “tragedia” ti ha profondamente cambiato la vita perché contiene in sè il seme del bene. Sono certa che condivendo il tuo percorso, come stai facendo, aiuterai tantissime persone a trovare la loro strada verso il benessere. Inoltre piano piano riusciremo tutti a capire che ciò che ci succede, comprese le malattie, sono strumenti e segnali per apprendere le nostre lezioni di vita.
Ti ringrazio profondamente per la forza, la determinazione e la volontà che hai fin qui dimostrato, ti auguro ogni bene, ma soprattutto di riuscire a trasformare “il tuo buio” in una grande e splendente LUCE.
Mi dispiace, perdono, grazie, ti amo.
Sabrina
Caro Paolo, grazie infinite per questa testimonianza di forza coraggio e determinazione, veramente ammirevole e degno di tutta la stima possibile. Non posso che augurarti che la Tua Luce torni a brillare più luminosa che mai. MI DISPIACE PERDONAMI GRAZIE TI AMO……………..
Grazie Silvia Paola per questa condivisione, ti amo………
Vai avanti Paolo, io sono in carrozzina da 57 anni , siamo in tanti a lottare per vivere questa vita Meravigliosa. Il mio problema è l’assistenza, sono sola e in balia delle badanti, esseri involuti, senza coscienza, umanità, cuore, carità…sono qui per crescere…a nostre spese…non sono razzista anzi, le ho aiutate in ogni modo.E lo stato dov’è? Non è dignitoso vivere così però, c’è la Speranza e la Fede, questa è la mia conclusione. Un abbraccio Patty
Ciao sono Roberto, sono entrato nel mondo della paraplegia nel novembre 2011, vorrei saperne di più di queste cure alternative, puoi darmi chiarimenti?
CARO ROBERTO TI POSSO DIRE CHE ESISTONO ANCHE PER LESIONI COMPLETE ASIA A OTTIME COSE SCOPERTE SUL CAMPO IO ERO ASIA B C7 ORA ASIAC L 1 IN EVOLUZIONE E HO GODUTO IN ACUTO DEL FAMOSO PROT NASCIS 3 METILPREDNISOLONE ..ORA PUOI FARE E POSSO AIUTARTTI AD AVERLA COME GALENICO AUT MIN SANITA’ AD UN TERZO DRL PREZZO 847 ,00 QUINDI 320,00
– AMINOPIRIDINA 4 RIEMINILIZZANTE
– KENACORT ACETONIDE CORTISONICO
– ANTIOSSIDANTI
– MOLTA FISIOTERAPIA ONE TO ONE E PRWTIO TI FARO’ SAPERE DELLE NEUROTROFINE E DI UN ESOSCELETRO SCRIVIMI A pfresi@inwind.it o fresipaolo@gmail.com fb paolo fresi o chiedi a silvia saluti cari
–
Dolcissima Anima in cammino, mi inchino davanti al tuo coraggio e la voglia di vivere e vincere, ad ogni costo.
Ti ho inviato un piccolo aiutino, simbolo di grande riconoscenza per tutti coloro che soffrono.
Un abbraccio
Pritam
grazie di cuore DEVA PRITAM
Grazie Paolo, è bene ricordarselo ogni giorno a non arrenderci. Io sto vivendo altro tipo di malattia con cure che continuano da anni. Tra una recidiva e l’altra il mio atteggiamento è con una tristezza forte per la lettura dell’esito, ma poi riparto a lottare. Molto aiuto si trova tra le persone che vivono la stessa esperienza nelle sale d’attesa degli ospedali ed anche nel personale e nei volontari. Anch’io continuo a tentare più strade tanto, mi ripeto spesso, non ho nulla da perdere e così cerco di godermi il presente nelle piccole cose. Un abbraccio forte e continua imperterrito.