Vendere con Ho’oponopono

“Prima di insegnarlo (n.d.r.: ha fatto per 13 anni il venditore porta a porta), ho dovuto apprendere il mestiere e una delle mie più grandi convinzioni limitanti era quella di non poter conciliare il lavoro di vendita con la mia più grande passione: la spiritualità.”

Questo scrive Sandro Flora, mio socio e straordinario essere con cui cammino il mio tempo dell’adesso, nella presentazione del suo ultimo e radicale percorso: “Vendere con Ho’oponopono” disponibile ad un prezzo speciale ancora per oggi QUI.

In effetti le persone con una sensibilità a 360° hanno dovuto lavorare su di sè per integrare tutti i propri pezzi quando hanno deciso di diventare professionisti della vendita. Hanno dovuto sistemare tutti quei dubbi depotenzianti che ci hanno messo – tutti o quasi – in crisi di identità disconnettendoci temporaneamente dalle nostre migliori potenzialità.

Vendere, attività normale e necessaria, perchè tutti vendiamo qualcosa o noi stessi in ogni momento della nostra esistenza, è comunque un termine che a molti risuona come qualcosa di inquietante. Lo stesso succede parlarlando di sesso, di soldi o di piacere. “E’ un gran venditore!” si dice abitualmente di qualcuno che la sa raccontare bene ed essere un venduto è oggettivamente una gran cosa brutta.

In effetti non è facile essere sereni, propositivi e senza memorie pesanti nei riguardi della professione di venditore, che sia il nostro lavoro ma anche quando entriamo in relazione con chi lo fa di mestiere. La diffidenza più che la fiducia è il filtro principale che quasi automaticamente mettiamo in azione.

Quindi non è un caso che l’atto di vendere e proporre/proporsi sia così delicato e complicato e contemporaneamente sia il ruolo più indispensabile per ogni tipo di attività, per la sua espansione e la sua sopravvivenza. ‘Attività‘ di ogni genere e grado.

Da Seracide 26/20, 196 a.C.-175 a.C:
“A stento un commerciante sarà esente da colpe, un rivenditore non sarà immune dal peccato” ma anche le battute si sprecano, il comico americano George Burns diceva: “Nella vendita diretta la cosa più importante è essere seri ed onesti. Se si riesce a far finta di esserlo, si sfonda.”

Cercando nel web ho notato che la maggior parte delle citazioni e dei proverbi riguardanti la vendita danno consigli per non cadere nei tranelli del venditore, mettono in allerta gli sprovveduti o sono farciti di pre giudizi. Ma questo accade anche cercando opinioni sul sesso, sui soldi e sul piacere. Ci deve essere un legame di qualche genere tra queste cose, un qualcosa di ‘pericoloso’ che unisce queste situazioni. Il primo denominatore comune che mi viene in mente, che lega queste faccende, è ‘il benessere’.
C’e’ qualcosa di peccaminoso, pericoloso, proibito nel nostro benessere?

Probabilmente sì.

In realtà chi desidera sinceramente il proprio benessere sa che questo stato non può essere disgiunto da quello delle persone con cui si relaziona. Però la cosa più grandiosa – e ‘grave’ ovvero non gestibile da chi ci vorrebbe regolati da un ordine sociale precostituito – è che quando si raggiunge questa consapevolezza non solo non si manipolano (mai più) gli altri ma non si può neppure essere più manipolati. E questo a qualche livello non va, non piace perchè la prima manipolazione è data da chi immette volutamente nei pensieri e nelle faccende quotidiane paura e timori che fanno precipitare nell’insicurezza e tutto ciò, rafforzato dall’idea del peccato, ci mette inconsapevolmente in gabbia.

D’accordo che l’essere umano è umano appunto e non tutti sono ancora consapevoli di come funziona la Legge di causa effetto ma chiunque può sperimentare la soddisfazione della dignità, del win win (il profitto di entrambi i coinvolti in un affare, di qualunque natura sia), della meravigliosa energia che ci riempie quando facciamo un buon lavoro con il massimo dell’entusiasmo, della correttezza e dell’onestà. Naturalmente è giusto che ognuno si dia, o che dia ai propri affari e al proprio tempo, il prezzo che ritiene adeguato, questa è una definizione di offerta, come è sacrosanto che l’acquirente decida se tale offerta è buona e valida per sè.

Ho-oponopono in ogni situazione ci può aiutare a rigenerare noi stessi, le nostre credenze e quelle di tutti e tutto ciò che ci circonda anche nel campo del commercio, zona minata da memorie pesantissime e qualche volta paralizzanti.

Vero è che “chi lavora con le mani è un operaio, chi lavora con le mani e la testa è un artigiano, chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista” come diceva San Francesco d’Assisi ma è anche vero che un grande ostacolo che si frappone tra noi e il nostro successo commerciale sono le convinzioni limitanti che creano pesanti energie nell’idea che chi vende sia un inevitabile ‘peccatore’ per… professione.

Per concludere in bellezza, di tutte le citazioni che ho trovato la più bella, e la più emozionante, a mio parere é:

“La storia del commercio è quella della comunicazione dei popoli”.
Charles-Louis de Montesquieu, Lo spirito delle leggi, 1748