La condizione delle donne di Sumer è quantomai complessa. Pare fossero riconosciute come persone giuridiche, che potessero possedere e gestire proprietà terriere e intraprendere attività commerciali in proprio. Sono attestati casi di donne scriba e numerose erano le sacerdotesse legate ai grandi santuari cittadini. La carica di en della dea Inanna, di grande prestigio e potere, poteva essere unicamente ricoperta da una donna, spesso una delle figlie del re. Principesse e regnanti godevano della gestione del proprio palazzo e del personale ad esso connesso, avevano una rendita e un sigillo (strumento di potere e burocratico per eccellenza nel mondo sumerico), indice della propria indipendenza economica e giuridica.